250 persone, rappresentanti della diaspora migrante in Italia, ricercatrici/ori dell’immigrazione, giornaliste/i, imprenditrici/ori, esperte/i del diritto del lavoro e dell’immigrazione, di Associazioni ed Esponenti Terzo Settore, dell’Università, del mondo cooperativo si sono riunite sabato mattina via Zoom, il Gruppo di Riflessione su Regolarizzazione e Inclusione (Grei250 o Gruppo dei 250) ha analizzato la situazione, rilevando «un’emergenza dalla triplice dimensione: sanitaria, sociale ed economica» attraverso notizie dirette dai membri stessi impegnati in prima linea nel lavoro con i migranti. Un fenomeno allarmante, tra gli altri: «numerosi medici italiani e stranieri confermano di ricevere tutti i giorni domande di aiuto da parte di cittadini irregolari che hanno timore a recarsi in ospedale, a meno che non siano costretti a rivolgersi al pronto soccorso». Il gruppo ha elaborato un Position Paper in cui afferma che «la regolarizzazione non è un’opzione, ma una necessità. Però non può essere limitata alle categorie di braccianti, di colf e badanti, perché il lavoro in nero fiorisce anche nel settore turistico alberghiero, nella ristorazione, nella logistica e nell’edilizia, settori che è del tutto irragionevole escludere dal processo di emersione.
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“__GRREI250 Gruppo di riflessione su regolarizzazione e inclusione” – Position Paper
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